O bedda, tu renni schiavi l'omini!
Ahimia! Quali afflizioni mi pigghia!
A la me vardata è ammucciata la so facci.
Si la putissi vardari fussi culpitu a morti,
firutu di lu spirluciari di l'occhi so'
e pugnalatu di li so' aurusi labbra.
Lu so ciatu mi facissi prigiuneru;
li so' manu, si sulu mi tuccassiru,
scicassiru li sensi di lu me cori.
La vardu e mi fa pèrdiri comu annavaratu
orvu avanti a 'n istanti di luci.
Si' bedda! Daccussì duci e attraenti
ca mi fai sdilliriari. Si' stata furgiata
ammagatura, piacèvuli e buttuni di rosa;
di prufumu attizzanti, li ciuri di campu
hannu nzuppatu la to peddi, e cu' ha
mudillatu 'n pettu comu a chiddu to,
aveva lu zùccaru nta lu cori.
O bedda, tu renni schiavi l'omini!
(Alessio Patti - Catania, 20 aprile 2012)
O bella, tu rendi schiavi gli uomini!
Ahimè! Quale angoscia mi prende!
Al mio sguardo è occultato il suo volto.
Sarei colpito a morte se potessi vederlo,
ferito dallo scintillio dei suoi occhi
e pugnalato dalle sue bellissime labbra.
Il suo fiato mi farebbe prigioniero;
le sue mani, se solo mi toccassero,
strapperebbero i sensi del mio cuore.
La miro e mi fa smarrire come disorientato
cieco innanzi a un istante di luce.
Sei bella! Così soave e seducente che
mi fai delirare. Sei stata forgiata
ammaliante, amabile e dilettevole;
di profumo inebriante, i fiori di campo
hanno intinto la tua pelle, e chi ha
modellato un seno come il tuo,
aveva lo zucchero nel cuore.
O bella, tu rendi schiavi gli uomini!
(Alessio Patti - Catania, 20 aprile 2012)
Per la parte testuale:
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza il consenso dell'Autore.
In bocca al lupo per questo nuovo spazio da conquistare ed esplorare, l'uomo per sua natura è esploratore, in primis di se stesso, della sua anima, e poi un figlio dell'etna, con i suoi turbolenti smottamenti è portato a cercare sempre il nuovo e la nuava tecnologia per andare verso nuove frontiere dagli spazi più ampi, ti rinnovo la mia vicinanza e adelante ....
RispondiEliminaGrazie Marcello!
EliminaL'idea di un blog per me non è una realtà nuova, tu sai già che il mio impegno con "Opzione dei poveri" ha preso vita molti anni fa. Quello di oggi è invece il tentativo di traslare la mia attività poetica in un blog "quasi" sicuro, legato cioè a Google, e quindi spero abbia lunga vita.
Con Facebook la conduzione delle pagine va sempre peggio, diventano sempre più difficili da gestire e spesso sono bloccato e impedito di proseguire il mio cammino con tutti i miei amici ed estimatori.
Avendo questa piattaforma a mia disposizione (che ho attiva dal 2010 e che spero non diventi di riserva) mi sento più rassicurato di non perdere il contatto con i miei amici e con quanto nel cuore ho desiderio di comunicare.
Ti abbraccio.
Vero è, con Faceboock e la sua sete di potere è quasi impossibile relazionarsi, spero anch'io poter ancora stare per mplto in vostra compagnia, stimo te come persona e essa rifulge conseguentemente alle tue espressioni creative, ci entro piacevolmente dentro, mi beo delle loro sinfonie, assaporo il gusto delle loro essenze, mi fai viaggiare sulle ali dell'arte, ma la tua arte pur profonda, tu la rendi accessibile con i tuoi artefici magici a tutti anche a chi non riesce a leggere negli spazi che lasci volutamente vuoti e sospesi per riempirli con le nostre emozioni, sei una persona speciale, un amico speciale e un caro fratello di elezione a cui riverso il mio affetto e gratitudine..
EliminaGrazie di cuore dei tuoi sentimenti caro Marcello.
EliminaSei divenuto orami un pilastro per tanti di noi e sul quale spesso ci sosteniamo sapendo di trovare accoglienza e conforto.
...la miro e mi fa smarrire come disorientato... che belle parole Alessio, il tuo animo è gentile e raffinato, grazie!
RispondiEliminaChi commenta nella modalità "anonimo", cioè attraverso nessun tipo di account, è pregato di firmarsi, altrimenti non so chi ha avuto il piacere di scrivermi e lasciarmi i suoi pensieri. Grazie!
EliminaAlessio questa tua lirica in lingua siciliana, dedicata alla donna, per l'oculatezza dei vocaboli dona tutto lo splendore che per noi siciliani rappresenta la donna: moglie, madre, donna, amante. Molte volte pensiamo che sia l'uomo il più forte e invece ecco che la donna: con " lu spirluciari di l'occhi so'"
RispondiEliminacon li " so' aurusi labbra"
riesce ad essere "pugnalatu" con la sua grande tenerezza, sensualità, amore. E ancora, caro Alessio, siccome tu sei un cultore della nostra lingua siciliana trovo bellissimo questo vocabolo : "sdilliriari". Grazie per il tag, per la tua meravigliosa dizione e per la musica.
Grazie a te Giovanni, amico e poeta, sempre sensibile e attento allo "spirluciari" dell'anima. Ti abbraccio.
EliminaAdriana Pedicini lirica in pieno dolcestilnovo, ma in più possiede la concretezza e la libertà esente da sebnsi di colpa di celebrare l'autentica bellezza che nella fisicità si esalta agli occhi che sanno vedere nella fisicità il riflesso di virtù dell'animo. bellezza interiore ed esteriore colti da occhi tersi e limpidi. La lingua siciliana,poi, aggiunge, fantasmagoriche sfumature di luci, colori e suoni particolarissimi e irripetibili, perchè propri di una lingua che affonda le sue radici nella modulazione musicale dell'antica lirica greca diffusasi -attraverso innovazione e tradizione- fino a creare le lingue della Magma Grecia, che di quell'antica cultura conservano ancora lo spessore. E in questo , Alessio, sei un Maestro fedele e capace di innovare senza"tradire" l'aulicità della lingua originale sicula.
RispondiEliminaCara Adriana,
Eliminaun giorno, dopo aver recitato una poesia ad una manifestazione a favore della donna, la presentatrice dell'evento mi chiese quando avessi scritto quella poesia. Le risposi perché mi chiedesse il "tempo" della poesia, quando essa in realtà non ha tempo. Si scrivono i versi sapendo già che sono colti dal Mistero che è in noi, Mistero che è, appunto, senza tempo. Ebbene quando scrivo ispirato da qualcosa, non tento di farlo seguendo uno stile, ma mi lascio trascinare da quel Profondo che mi chiama e che non so mai dove mi porta.
La lingua poetica siciliana fa poi tutto il resto, allora nasce la magarìa che il poeta non può certo controllare.
Grazie di cuore Adriana della tua presenza nel mio blog.
Stupenda lirica, d'amore ornata "comu la so' guardata ca d'amuri, l'omu schiavu renni"...! Complimenti Alessio.
RispondiEliminaGrazie Maria Teresa! Chiedo a te, come a tutti gli altri amici, di visitarmi più spesso presso il mio blog, che sarà la casa della mia poetica d'ora in avanti.
EliminaE’ il desiderio di ogni donna essere così desiderata ! E’ un viaggio affascinante attraverso la carne , testimonianza commovente dell'energia amorosa che guida e sostiene la tua lirica affascinante alla ricerca di una umanità vergine e sensuale. Non rende schiavo l'uomo ma lo libera di linfa vitale!
RispondiEliminaRaffaella Nanni
Grazie Raffaella!
EliminaIn realtà quella schiavitù di cui parla il testo è beata, cercata, voluta, affinché si ottenga il privilegio di poter osservare la grazia di una donna bellissima.
Ogni donna meriterebbe di avere, almeno una volta nella sua vita, una dedica come questa lirica meravigliosa, forse l'uomo dovrebbe far parlar di piu il poeta che è in lui e lasciar che parli l'amore, incantevole canto... Alessio amico carissimo estasiata, se perderti nello sguardo dell'amata ti fa scrivere così, perditi amico mio, perchè son certa che resterebbe non incantata di piu, molto di piu. mihai deliziata lirica di spessore.Albuzza
RispondiEliminaAlbuzza cara,
Eliminami piacerebbe molto che ogni uomo, visto che ha un'anima tale e quale ce l'hanno i poeti, cogliesse dal suo giardino i più bei sentimenti e li dedicasse alla propria donna. Qualche volta succede, altre no. E' pur vero che oggi, in questa nostra società povera anche di sentimento, si sente sempre più forte il "disiu" della donna attendere di essere colmato da uno sguardo che sappia andare oltre l'ovvio.
Spero che la poesia, la mia tra le tante, possa contribuire a risvegliare il torpore che ha ingrigito l'anima di questa nostra società che sta morendo.
Ti ringrazio amica mia. Spero che tu possa sostenere questo blog come hai desiderato sostenere ogni mia pagina su internet, ogni mio verso.
Bellissima Alessio! Molto delicata! Lingua preziosa, recitazione stupenda, musica sublime! Bravissimo come sempre caro fratello! Grazie dal cuore!
RispondiEliminaMM
Caro/a amico/a MM (come faccio a sapere chi sei se non ti firmi?), grazie comunque del tuo commento!
EliminaLo sai per il copia-incolla del mio commento da fb. Ti scriverò un messaggio! Grazie! Un abbraccio!!! Tanti Auguri per il tuo Blog! Dio ti Benedica! Tvb!
EliminaMM
Maria Pia Calapà Suggestiva lirica,sublime testimonianza d'amore e tenerezza verso la donna amata!Messaggio sincero in un mondo che purtroppo ha perso i veri valori della vita!Sei un grande poeta Alessio!
RispondiEliminaGrazie Maria Pia, sei tanto cara!
EliminaCaro Alessio, è una poesia passionale che mette in evidenzia come l’amore per la beltà femminile possa creare nell’animo dell’uomo una mistura variegata di sentimenti che generano un accavallarsi d’emozioni indefinibili da descrivere. Una cosa molto mi colpisce, che deriva proprio da quello che dicevo dianzi. Tu stai dichiarando l’amore per una donna bellissima (è lo davvero bellissima la fanciulla nella foto) eppure lo fai com’è giusto che quest’amore te lo suggerisca. Usi termini come “tu rendi schiavi gli uomini… quanta angoscia mi prende… colpito a morte… ferito… pugnalato…” per poi approdare a termini più dolci come “mi fai delirare… disorientato… seno modellato… zucchero nel cuore”. L’amore, amico mio, in effetti è proprio questo. Quando ci prende il nostro animo è in subbuglio, in un mare in tempesta ove raramente s’avvede qualche bonaccia. Ma è solo un attimo, poi riprende quel tipico fortunale d’amore nel nostro cuore. Incisiva e intensa, forte e passionale, è la tua recitazione, un bellissimo video. Un abbraccio per te, mio caro amico.
RispondiEliminaAntonio, fratello caro. Che bello vederti presente anche qui nel blog della poesia siciliana del tuo amico Alessio.
RispondiEliminaI versi sono i versi e dicono spesso cose meravigliose, ma l''amore reale non ha una sola dimensione, le ha invero tutte quante. Prende tutto, anima e corpo, pensieri e azioni. L'amore è un dono ed un mistero del quale non possiamo fare a meno, tanto più perché anche noi ne facciamo parte, spiritualmente. Allora è chiaro che le emozioni che ci prendono sono diverse e sembrano dirci anche cose dure proprio mentre il cuore è mollo e tenero. L'amore prende tutto perché dà tutto. E se per "bellezza" intendiamo soltanto quella fisica e non un'eleganza e una grazia che adorna l'essere umano nel suo insieme di corpo e spirito, senza tempo ed età, possiamo ben dire d'esserci sbagliati e di non averla ancora conosciuta.
Ti abbraccio con tanto affetto.
Parole, come intenti d'amore, sfumature che sembrano fatti. Solo tu, la voce, la tua lingua, sposi perfetti. Sempre m'incanta quell'ascoltare che mi lascia vedere. I due sensi, la vista, le lettura, la voce, l'ascolto, si portano addosso tutti gli altri sensi come un incantesimo. Bravissimo, Alessio!!! amico mio,
RispondiEliminaOrnella Pennacchioni.
Cara Ornella, il Profondo è "magarìa", chi lo sa meglio di te? La tua scrittura, infatti, ha spaccato le rocce del Limbo culturale e ha fatto emergere una luce nuova che ha reso visibile l'incanto che è dentro di te. Grazie, ti abbraccio!
EliminaRitorna la tradizione antica, quella dei siciliani, dei provenzali, ma ritorna con un carico di anni sulle spalle, con una rinnovata grazia. L'arte non inventa, riformula il già detto, lo varia e lo ridipinge in una forma nuova. Non serve la preziosità che confonde e nasconde, non serve "la parola astrusa che impoverisce", come scriveva Saba, serve che la forma aderisca al contenuto in una dimensione di verità che per questo tramite diventa etica. La bellezza raccontata da Alessio ha l'eco della tradizione, ma sa rompere lo schema della ripetizione liturgica, sa cogliere l'abisso dello sguardo e il "male" che la bellezza può recare. In quest'operazione, secondo il mio punto di vista, risiede la modernità di Alessio...GRAZIE ALESSIO..UN ABBRACCIO.
RispondiEliminaAntonio Lettera
Grazie caro Antonio, nelle mie liriche in lingua poetica siciliana tento sempre di lasciare intatto un legame spirituale tra passato e presente, tra la cultura poetica dei grandi autori del passato e il mio sentire di oggi. Non è certamente una questione tecnica, ci metto soltanto il cuore. Alle volte questo lavoro sincero dà buoni frutti.
EliminaTi abbraccio e ti sono sempre grato per la tua speciale amicizia e per i contributi altissimi che ci offri condividendo con noi.
Questo umore che della Luce gode l’Estasi.
RispondiEliminaSpirale di palpiti in altri e alt(r)i Cieli d’Amore.
Mulinello di Grazia e di Splendore
l’ intreccio di labbra
adagiate le Parole
tra la spuma opalescente
della flessuosa follia
eretica_mente amante.
Di un Eros avviluppante caro Alessio!
Un abbraccio!
Maricò
Grazie carissima Maricò! Ritrovarti anche qui è segno che l'amicizia quando è vera non si fa attendere.
EliminaTi sono grato, oltre che, come sempre , affezionato e sincero amico.
eccu lu mastru, di la terra di petra lava, io cedo che pochi sanno esprimersi , come Alessio, col cuore e con l'anima , cè poco da fare tanti paroloni non servono secondo me , basta leggere o ascoltare questo grande poeta , per capire chi è , e io penso che pochissimi sanno penetrare nel cuore e nell'anima come lui, si rimane estasiati nel vero senso della parola, per cui non mi rimane che dire sei un grande fratuzzu. T'abbrazzu.
RispondiEliminaGino Anselmi
Grazie Gino caro, un complimento così importante detto da te mi raggiunge subito il cuore e mi sana. Resto però sempre del credo che di Grande c'è solo Dio, per il resto si fa quel che si può, sempre servendo. Un abbraccio!
Elimina..protagonista sul palcoscenico
RispondiEliminadella lingua poetica siciliana.
Nobile delicatezza
solletica i sensi a scoprire
il fascino della passione
imperlata di splendida bellezza
..e tepore sensuale.
Gradevolissimo sentire.
Complimenti Poeta!
Grazie Annarosa, il tuo un commento bellissimo che serberò nell'anima. Ti abbraccio!
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